Venerus: ascolta e leggi il testo di “Sei acqua”, nuova coinvolgente canzone con i Calibro 35

Definita come una delle canzoni più belle ad oggi mai scritte, Sei Acqua è la quinta traccia di Magica Musica, primo album in studio di Venerus, uscito il 19 febbraio 2021. Il testo e l’audio.

Bella, interessante e coinvolgente, ma non è stato affatto semplice realizzarla, perché il cantautore Andrea Venerus non riusciva in alcun modo a trovare la giusta ispirazione. Aveva deciso di fare qualcosa con con i Calibro 35, gruppo funk-jazz nato a Milano nel 2007 e composto da Enrico Gabrielli (tastiere e fiati), Massimo Martellotta (chitarra), Fabio Rondanini (batteria) e Luca Cavina (basso) e Tommaso Colliva (produzione), ma non c’era verso di fare uscire la canzone, finché un giorno, dopo aver trascorso diverse ore al pianoforte, udì le campane (le stesse che si sentono all’inizio del brano) di una chiesa nelle vicinanze (nel centro storico di Roma), e spensieratamente iniziò a suonare il piano senza pensare più a nulla. Il tutto venne registrato con lo smartphone. Il dopo è venuto da solo, testo incluso.

A rendere particolare la traccia, prodotta insieme a MACE e Tommaso Colliva, anche un interludio nel quale l’artista racconta un’esperienza amorosa, attraverso liriche recitate e riecheggianti.

Ricordo che nella fortunata prima era discografica di Andrea, sono racchiuse sedici tracce inedite (gran parte delle quali prodotte insieme a Mace), tra le quali “Canzone per un amico” e “Ogni pensiero vola”, singoli che ne hanno anticipato la release. Gli ospiti sono invece Frah Quintale, Gemitaiz e Rkomi.

Testo Sei acqua di Venerus

Download su: Amazon – Ascolta su Apple Music

[1a Strofa]
Non conta ciò che fai, basta non far rumore
Ho costruito un porto dove la città muore
Non conta dove vai, basta che guardi fuori
Ho scritto una canzone da dare ai nostri cuori
E non importa se…
Abbiamo finto di esser grandi
Perché una storia senza inizio non c’è

[2a Strofa]
Quando ho preso casa dietro Via del Fico
Un vecchio pianoforte che ci è stato amico
Abbiam raccolto un Angelo in Piazza San Pietro
Che aveva un’ala rotta e l’anima di vetro

[Rit. 1]
Ed ogni volta che…
Ci immaginiamo più vicini
Io quasi sento il tuo respiro su di me

[3a Strofa]
Tu non mi baci mai se non lo faccio io
Scappi un po’ dal tuo umore, se vuoi ti presto il mio
Se questo non è amore di certo ci somiglia
Perché pensiamo troppo ma il cuore non si sbaglia

[Rit. 2]
Ed ogni volta che…
Rivedo in foto la tua bocca
Io sogno di esser gocce d’acqua per te

[Interludio]
Di infiniti rumori (Di infiniti rumori) con gli occhi (con gli occhi)
Tu resti (Tu resti), nasconditi (nasconditi), ancor più dolce (ancor più dolce)
Chilometri e chilometri (Chilometri e chilometri) a disperdere (a disperdere) e disperdersi (e disperdersi)
Perdersi (Perdersi) e disperdersi (e disperdersi), trovarsi (trovarsi) e ritrovarsi (e ritrovarsi)
Volersi sentire nudi (Volersi sentire nudi), volersi trovare insieme (volersi trovare insieme)
Pelle su pelle (Pelle su pelle), su labbra (su labbra) e su pelle (e su pelle)
Mentre gli occhi si inseguono (Mentre gli occhi si inseguono), mentre gli occhi respirano (mentre gli occhi respirano)
Ascoltare (Ascoltare), ascoltarsi (ascoltarsi), ascoltarci (ascoltarci) scomparire (scomparire)
Partecipando ai concerti più remoti del mondo (Partecipando ai concerti più remoti del mondo)
Che non è terra (Che non è terra) ma universo (ma universo)
Cercando conforto (Cercando conforto), memoria di affetto (memoria di affetto)
E le forme che ti compongono (E le forme che ti compongono)

[Conclusione]
Ho solo un po’ di timore che non ti basto io
Che parlo ancora al cielo anche se ho perso Dio

Autori: Massimo Martellotta, Fabio Rondanini, Enrico Gabrielli, Luca Cavina, Tommaso Colliva, MACE & Venerus.

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