Negrita, L’Eutanasia Del Fine Settimana: testo e video ufficiale

Aggiornamento: è di Marco Pavone la regia ed il concept dell’animato video ufficiale che accompagna il singolo dei Negrita, L’Eutanasia Del Fine Settimana. Per vedere il filmato su Youtube cliccate sull’immagine in basso, mentre di seguito trovate ulteriori informazioni sul brano ed il testo che lo compone.

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Scritto originariamente in data 20 agosto 2015

L’Eutanasia Del Fine Settimana è il terzo singolo ufficiale estratto da 9, nono album dei Negrita, pubblicato il 24 marzo 2015 Universal Music Italia, che ha subito debuttato in prima posizione nella classifica settimanale relativa ai dischi più venduti in Italia stilata dalla FIMI, ottenendo il tanto ambito Disco d’Oro.

Dopo i precedenti 1989 e Il gioco ed i promozionali Poser e Mondo politico, la rock band toscana ha scelto il terzo tassello della nona era discografica, per l’occasione prodotta da Fabrizio Barbacci: L’Eutanasia Del Fine Settimana.

In rotazione radiofonica da venerdì 21 agosto, questa canzone racconta gli inferi della movida attraverso le avventure di un personaggio che se ne va in giro di notte e incontra autentici “mostri” generati dall’oscurità. Con un certo umorismo, l’inedito dipinge un piccolo spaccato di vita vissuta, fatto di sogni artificiali, musica fetente, spacciatori, reginette scosciate che si affannano per entrare nei locali più alla moda.

In attesa di poter vedere il video ufficiale, cliccando sull’immagine in basso accedete all’audio integrale del brano, mentre a seguire trovate le parole che lo compongono.

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Testo L’Eutanasia Del Fine Settimana – Negrita (Digital Download)

Scende il mostro della sera, nell’arena nazionale
ed ognuno si connette, al suo sogno artificiale
Una doccia profumata, segue guerra con lo specchio
e la scarpa, quella giusta, per poi dare un po’ nell’occhio
è già il terzo aperitivo e sembra ancora una tisana
preludio all’agonia del fine settimana.

Esce musica fetente, dalla porta di un locale
e scosciate reginette, che si affannano ad entrare
gambe lunghe come aironi, trasparenti da digiuno
affonderanno i tacchi a spillo, dentro i sogni di qualcuno
è una notte di movida e folli desideri sparsi
che la vita è troppo breve, amore…per accontentarsi.

Ragnatele di tubi al Neon, luci gialle a incandescenza
sotto un cielo Rosso-Viola, che trasuda d’incoscienza
c’è uno spacciatore nero, che alza più di una put*ana
sul suo marciapiede stretto, c’è una lunga fila indiana
esce un tipo allucinato, dalla Metropolitana
lui stanotte si è imbiancato sì… con una cerbottana
Nell’Eutanasia del fine settimana.

Dal terrazzo al terzo piano, c’è un’intrepida signora
che sta urlando “Io vi ammazzo”, credo almeno da mezz’ora
vorrei dirle che ha ragione, ma in fondo lei non può capire
che già questo, tutto questo, non è forse un po’ morire
nel delirio occidentale, per chi suona la campana
E’ l’eutanasia del fine settimana
E’ l’eutanasia del fine settimana.


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