Zibba – Jager: audio e testo del nuovo singolo dedicato a Milano

In Jager, singolo di Zibba rilasciato giovedì 9 gennaio 2020 via INRI, il cantautore omaggia Milano, anche se mettendo in evidenza alcuni lati non proprio positivi del capoluogo lombardo. Il testo e l’audio di questo pezzo, che segna l’inizio di una nuova serie di brani ricchi di sana malinconia, che raccontano luci e ombre dell’amore.

In questa interessante canzone pop soul, Sergio Vallarino, aka Zibba, parla dell’amicizia e della tanta voglia di non sentirsi soli in questa metropoli che in fondo, anche quando sembra dar tanto, lascia poco.

Nonostante sia in parte una dichiarazione d’affetto, qui l’artista descrive abitudini e inquietudini a Milano, città in cui la libertà può trasformarsi in solitudine.

copertina canzone jager

Zibba – Jager testo

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Vuoi gli abbracci
E non ti prendi niente
Passiamo dall’amico tuo
Che ha quello per dormire
Lo so che sei una stron*a
Ma intanto pagami una stanza
Ho la carta bloccata
E nessun soldo con me

Ci riduciamo come stracci
Prendi la frutta e una bottiglia
Che l’amicizia noi ce la inventiamo
Al brasiliano con un litro in mano

Lo so che non fai finta
Che pensi alla mia amica e alla sua fi*a
Ho la schiena spezzata
E nessun dubbio perché

Milano, la tua giacca verde
Le sigarette lasciate a metà
Con te ci guarderei le stelle
Ci guarderei le stelle
Ma senza neve, senza incidenti
Senza che vieni, te ne vai, poi torni
È meglio se rimani qua
Ho solo la mia libertà
Diventa quasi solo solitudine-e.

Quanto ti manchi
E non ti cerchi per niente
Voglio una tela, un coltello, uno Jäger come pennello
Lo so che lo fai apposta, mah
Che ci capiamo e basta
Ho finito le sigarette, la scheda l’hai te

Ti accompagno a prendere qualcosa senza scendere
E mi accompagni ad un concerto che non piace neanche a me

Milano, la tua giacca verde
Le sigarette fumate a metà
Con te ci guarderei le stelle
Ci guarderei le stelle
Ma senza neve, senza incidenti
Senza che vieni, te ne vai, poi torni
È meglio se rimani qua
Ho solo la mia libertà
Diventa quasi solo solitudine
Milano è un’abitudine-e
Piena d’inquietudine
Piani rialzati, non fumare dentro
Ma senza neve, senza incidenti
Senza che vieni, te ne vai, poi torni
È meglio se rimani qua
Ho solo la mia libertà
Diventa quasi solo solitudine-e.


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