Peter White – Gibson Rotte è la nuova canzone (testo)

L’emergente cantautore romano Pietro Bianchi, meglio conosciuto come Peter White, torna con Gibson Rotte, nuovo singolo disponibile ovunque, anche in radio, dal 14 maggio 2021, a quasi sei mesi dall’ultima release Rosè.

Prodotta da Niagara e Paolo Mari (copertina opera di Lorenzo Miola), la canzone (testoaudio) è molto gradevole anche se caratterizzata da un mood malinconico ma deciso, con il simbolico intento di mettere insieme i pezzi e riavvicinare l’artista classe 1996 al suo pubblico grazie alla musica. La chitarra accompagna tutta la durata del brano, caratterizzato da sonorità pop ricche di influenze indie e rock.

Ma ecco le parole di Pietro riguardo questa interessante release: “Spesso si chiede agli artisti come iniziano le loro canzoni, se dalla melodia o dal testo. Nel caso del mio ultimo singolo, le prime due parole a essere emerse dalla linea melodica sono state proprio quelle del titolo finale: “Gibson Rotte”. Tra la malinconia del passato e una giornata storta del presente, il fil rouge del brano è ancora sospeso e scosso dal vento caldo di un’estate che non è apparentemente mai del tutto iniziata né finita. Se ti chiedessero di chiudere gli occhi e ripensare a qualche momento intenso della tua vita: un concerto, una “banale” pizza divisa, un bicchiere di troppo o uno sguardo che sfida il passato e si prende il presente, a chi penseresti? “Gibson Rotte” è stata la colonna sonora di questa mia riflessione.“.

copertina brano Gibson rotte

Gibson Rotte Peter White Testo

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[Ritornello]
E cantavamo insieme in casa in quell’estate calda
la luna discendente in cielo e tu ballavi scalza
il vino, il buio, il fumo e il tempo dato da una cassa
non avevamo soldi ma tutte le notti in tasca

[Strofa 1]
Un’altra notte che non sai se sono più grandi i tuoi occhi o la luna (luna)
tu somigli alle stelle di agosto, io più a una nuvola scura (scura)
e ti guardo ma non so che dire, fumo sotto la pioggia
coi sorrisi, le voglie e le giornate storte come Gibson rotte

[Ritornello]
E cantavamo insieme in casa in quell’estate calda
la luna discendente in cielo e tu ballavi scalza
il vino, il buio, il fumo e il tempo dato da una cassa
non avevamo soldi ma tutte le notti in tasca

[Strofa 2]
Mi baciavi ai concerti, mangiavamo la pizza sul letto
scattavamo le foto aspettando il momento perfetto
e adesso che siamo solo a un passo
è come ogni volta che ti guardo
come un’auto che va a 180 di notte e poi sbatte… come Gibson rotte

[Ritornello]
E cantavamo insieme in casa in quell’estate calda
la luna discendente in cielo e tu ballavi scalza
il vino, il buio, il fumo e il tempo dato da una cassa
non avevamo soldi ma tutte le notti in tasca

[Ponte]
Sei da sola in camera
ma è come se ci fossi anch’io
stai fumando l’ultima
come se fosse un addio
sei da sola in camera
ma è come se ci fossi anch’io
stai fumando l’ultima
come se fosse un addio

[Ritornello]
E cantavamo insieme in casa in quell’estate calda
la luna discendente in cielo e tu ballavi scalza
il vino, il buio, il fumo e il tempo dato da una cassa
non avevamo soldi ma tutte le notti in tasca

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