Federica Carta: Mostro è il nuovo meraviglioso singolo (video e testo)

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A cinque mesi esatti di distanza da Morositas (con Random), la cantautrice Federica Carta torna con l’incantevole singolo Mostro, nei digital store, nelle piattaforme streaming e on air dal 19 febbraio 2021 (Island Records).

Testo Mostro di Federica Carta

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(1a Strofa)
Ma che colpa ne ho
Se mi manca il respiro il venerdì sera
Ma in fondo lo so (lo so, lo so, lo so)
Passerò un’altra notte con la luce accesa

(Pre-Ritornello)
Non c’entra la tua faccia, ho il cuore che sbadiglia
Non c’entra la mia rabbia dentro a questa stanza piccola

(Ritornello)
Che colpa ne ho
Se ho bisogno della luna piena
Per svegliarmi bene la mattina
C’hai fatto caso che
Quando mi sorridi io però mi sento un mostro
Ma che colpa ne hai tu
Se hai vent’anni appena
Ti sembra strano che
Quando mi sorridi io però mi sento un mostro
Mi sento un mostro
Mi sento un mostro
Mi sento un mostro e non lo mostro

(2a Strofa)
Ma che colpa ne ho (ne ho, ne ho)
Se ho la voce un po’ rotta il lunedì sera
In fondo lo so, lo so, lo so
Ho passato un’altra notte con la luce accesa

(Pre-Ritornello)
Non c’entra questa pioggia dentro una bottiglia
Non c’entra la tua faccia, ho un cuore che sbadiglia
Non c’entra la mia rabbia dentro questa stanza piccola

(Ritornello)
Che colpa ne ho
Se ho bisogno della luna piena
Per svegliarmi bene la mattina
C’hai fatto caso che
Quando mi sorridi io però mi sento un mostro
Ma che colpa ne hai tu
Se hai vent’anni appena
Ti sembra strano che
Quando mi sorridi io però mi sento un mostro
Mi sento un mostro
Mi sento un mostro
Mi sento un mostro e non lo mostro

(Outro)
Ma che colpa ne hai tu se hai vent’anni appena
Ti sembra strano che quando mi sorridi io però mi sento un mostro

Informazioni sulla canzone di Federica Carta, Mostro: il significato

La cantante romana classe 1999, apre il suo 2021 con questa ballata pop da brividi, scritta con Riccardo Scirè & Galeffi e prodotta da Francesco “Katoo” Catitti, nel quale racconta la bellezza e la forza di sentirsi fragili.

In questa orecchiabile canzone, la Carta si ritaglia un momento di intimità per imparare ad ascoltare e liberarsi delle voci che nei momenti bui possono annebbiare l’immagine che abbiamo di noi stessi.

Qui Federica abbandona le sonorità up-tempo e urban per dar spazio ad atmosfere essenziali e sintetiche, che trovano profondità nella voce e nelle parole, spesso dure, del testo, ma adeguate, visto che al giorno d’oggi siamo molto più duri con noi stessi.

Il brano parla di quanto dobbiamo dimostrare forza per difenderci dall’idea che gli altri possano avere di noi e Federica mette in luce il processo di accettazione nei confronti della propria fragilità e sofferenza. Ecco le parole della cantante riguardo questa release: «Ho trascorso gran parte del mio 2020 cercando di sentirmi migliore per me stessa e con questo singolo voglio essere vicina a chi si ritrova in balia delle mie stesse emozioni: avere dei momenti o delle giornate no è normale, siamo esseri umani, fa parte della crescita e della vita e tante volte questo ci dà la forza di rialzarci sempre più forti il giorno dopo. Non serve a niente nascondersi dietro la perfezione».

Nel video diretto da Priscilla Santinelli, è il bianco a farla da padrone. Nel filmato vediamo una Federica vestita di bianco che si trova all’interno di una stanza, dove spiccano numerose tende che coprono finestre e pareti, e pezzi di specchi rotti.

Il video

 

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