Fedez, L’hai voluto tu: testo e audio

L’hai voluto tu è l’undicesima traccia tratta dal quarto disco di Fedez intitolato Pop-Hoolista, opera pubblicata il 30 settembre 2014 ed ancora stabile nella top ten della classifica relativa agli album più venduti nella penisola stilata dalla FIMI, ed in sesta piazza su iTunes. E’ stato un anno stupendo quello del rapper Federico Leonardo Lucia, che con questo lavoro ha conquistato il Disco di Platino, e che vede ancora primeggiare il singolo Magnifico feat. Francesca Michielin. Ma nell’ormai trascorso 2014, Fedez ha anche fatto parte della giuria di X Factor, ed ha visto orgogliosamente i suoi pupilli Madh e Lorenzo contendersi la vittoria al talent show, e primeggiare per diverse settimane con i loro inediti, presentati nella semifinale e nella finale della trasmissione in onda su Sky, per poi arruolarli nel suo team, facendogli firmare un contratto con la sua etichetta Newtopia.

Non mi meraviglierei se la traccia battezzata L’hai voluto tu, scritta dallo stesso Fedez e musicata da Henrik Tahl, divenisse un singolo a tutti gli effetti, ma giudicate voi.

Per ascoltare l’audio integrale dovete essere iscritti gratuitamente su Deezer.com, altrimenti potete accontentarvi dell’anteprima di 30 secondi cliccando sull’immagine sottostante. Dopo aver creato un account, potrete infatti ascoltare l’audio completo. Di seguito potete leggere il testo del brano.

Pop-Hoolista-cd-cover-fedez

 

Testo L’hai Voluto Tu – Fedez (Digital Download)

Per strada ho perso amici come le monete
Faccio tutto quello che voi mi chiedete
È bello quando in giro mi riconoscete
(Ma tu sei Emis Killa? Ehm no)
Lei si aspetta un addio da film struggente
Ma perché versare lacrime sul niente
Nella vita un vaffanculo è più che sufficiente
Bicchieri mezzi pieni di rimpianti
E party ai piani alti
Dove più sei coglione più hai bisogno di farlo sapere agli altri
E avanti

La cara vecchia vita scordala
Uscire sempre con un bodyguard
Perché per ogni applauso c’è sempre nascosto un vaffanculo dietro
Le fughe dal retro
Le mani sul vetro
E chi se lo ricorda più di come è fatta una metro
Da quant’è che non ci sentiamo?
Ti serve un accredito, possibilmente un pass backstage con accesso al palcoscenico
(x 4) L’hai voluto tu

Ma a quanto pare ho una vita niente male
Ma per me in Italia niente mare
In cerca di un bel posto dove posso stare
(Guardi per lei Timbuctù è perfetta)
Faccio foto ricordo in giorni da dimenticare
Ma almeno con gli autografi risparmio sui regali di Natale
E io che nelle discoteche non ci ho mai messo piede
Ora son pagato per andare con la maschera di Fedez
E non sempre è un bene

La cara vecchia vita scordala
Uscire sempre con un bodyguard
Perché per ogni applauso c’è sempre nascosto un vaffanculo dietro
Le fughe dal retro
Le mani sul vetro
E chi se lo ricorda più di come è fatta una metro
Da quant’è che non ci sentiamo?
Ti serve un accredito, possibilmente un pass backstage con accesso al palcoscenico
(x 4) L’hai voluto tu

Una pioggia di lampi colorati incendia il palcoscenico
Ma la prima cosa a bruciare è il tuo stomaco
Gli effetti speciali precedono sempre gli effetti collaterali
La fama è solo il franchising del successo
Ti fermano per strada perché sei qualcuno
Ti chiedono le foto perché sei qualcuno
Ti invitano alle feste perché sei qualcuno
E quante volte tu più che qualcuno avresti voluto essere qualcun altro
Nuove amicizie attratte dal soldo
Rapporti umani costantemente in saldo
Nessuno al mondo è ricco, ci sono solo poveri e poveri con i soldi
La differenza tra l’essere in bolletta e il non voler pagare la bolletta, specie quella dei riflettori
Ma è pericoloso spegnere le luci della ribalta se hai paura del buio
Se gli piaci troppo è perché non ti hanno capito
Se gli piaci affatto è perché non ti hanno capito
Essere è non essere compreso
Il tuo privilegio è l’IVA di un prezzo troppo alto da pagare
Per quanto potrai guadagnare le tue debolezze resteranno un lusso che non ti potrai mai permettere di ostentare
Ci sono giorni in cui rinuncerai al successo, ma oramai è successo

La cara vecchia vita scordala
Uscire sempre con un bodyguard
Perché per ogni applauso c’è sempre nascosto un vaffanculo dietro
Le fughe dal retro
Le mani sul vetro
E chi se lo ricorda più di come è fatta una metro
Da quant’è che non ci sentiamo?
Ti serve un accredito, possibilmente un pass backstage con accesso al palcoscenico
(x 4) L’hai voluto tu

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