Ascolta e leggi il testo di “Falli Parlare”, bellissimo e significativo singolo di Michelangelo Vizzini contro il bullismo e l’omofobia

Falli parlare copertina brano michelangelo

Falli Parlare è un meraviglioso e significativo singolo di Michelangelo Vizzini, alias Michelangelo, contro il razzismo e l’omofobia, rilasciato il 18 febbraio 2021 (Around The Music / Artist First) e on air dal giorno successivo. Gli autori sono Laura Di Lenola, Manuel Finotti, aka Gorbaciof, e lo stesso Vizzini, mentre la produzione è opera di Gorbaciof. La coinvolgente canzone è la terza in carriera di questo giovane cantautore e arriva dopo i successi di In Due A Lottare (Marzo 2020), e della più recente Così Forte, pubblicata il 23 dicembre 2020.

Testo Falli Parlare di Michelangelo Vizzini

Download su: Amazon – Ascolta su: Apple Music

Guardami mamma, che sto correndo
Ho già tre anni e nonno vuole che mi fermo
Sono una peste e dispettoso
Ma mi diverto così

E passa il tempo e amo ballare
Con le mie amiche, quelle della ricreazione
Però il maestro mi ha detto “basta”
Che parlo troppo e che non siamo ad una festa

E stamattina sono andato a scuola
Ma in “quarta a” c’è un tizio che mi guarda male
Dice che sono strano, sono un po’ diverso
Ma che problema c’è ad essere me stesso?

[Ritornello]
Tanto lo so che appena entro poi ridono
E l’astuccio poi me lo distruggono
E mi sporcano il giacchetto che mi piace tanto
Ma che metto sempre anche quando non c’è vento
Tanto lo so che certe cose poi cambiano
Se le guardi da lontano non feriscono
E lo dicevi sempre tu: “amore, non ti preoccupare
Tu falli parlare, falli parlare”

Faccio il liceo ma resto a casa
Che tanto lì nessuno mi vuole parlare
Forse è sbagliato ma non m’importa
Se non capiscono, io che ci vado a fare?
Se sto in bagno ore ed ore
Con un tipo che da fuori mi urla “fro*io, muori male”
Dite che sono strano, sono un po’ diverso
Ma che problema c’è ad essere me stesso?

[Ritornello]
Tanto lo so che appena entro poi ridono
E l’astuccio poi me lo distruggono
E mi sporcano il giacchetto che mi piace tanto
Ma che metto sempre anche quando non c’è vento
Tanto lo so nuovecanzoni.com che certe cose poi cambiano
Se le guardi da lontano non feriscono
E lo dicevi sempre tu: “amore, non ti preoccupare
Tu falli parlare, falli parlare”
Falli parlare

Tanto lo so che certe cose poi cambiano
Che se le guardi da lontano non feriscono
Me lo dicevi sempre tu: “amore, non ti preoccupare
Tu falli parlare, falli parlare”

Informazioni sulla canzone di Michelangelo, Falli Parlare

Falli Parlare è una dolcissima canzone, veramente ben interpretata dall’artista romano classe 1999, annunciata proprio in occasione della giornata contro il bullismo e cyberbullismo. Ovviamente questo non è un caso, perché nella traccia si parla più o meno di questo. Chissà quanti di voi sono stati vittima di bullismo, in special modo ai tempi della scuola. Beh, Qui Michelangelo rivive e racconta tristi ricordi di esperienze che lasciano un segno indelebile nelle nostre vite, in quanto certe parole che vengono rivolte alle vittime, fanno veramente più male delle botte, lasciando cicatrici incancellabili. Ovviamente il tutto non si limita alle sole parole, ma anche a gesti a dir poco discutibili, fatti per ferire la persona presa di mira dai bulletti, come quello che sentiamo nel ritornello “E mi sporcano il giacchetto che mi piace tanto, ma che metto sempre anche quando non c’è vento”. La canzone incita l’ascoltatore-vittima di bullismo, a fare dell’insicurezza la propria forza ed a ignorare queste persone, non dando alcun peso ciò che dicono.

 

Cosa significa “Falli Parlare” per Michelangelo?

Il significato del brano, è stato condiviso da Vizzini sui social network poche ore prima della release: «Vi racconto un lato di me che ancora oggi mi porto dietro. Cantavo, ed ero più femminile rispetto ai canoni generali, elementi giusti per poter essere chiamato “frocio”. Non l’ho mai visto come un insulto ma come un loro limite. Di questa mia insicurezza oggi ne ho fatto una forza, e ho avuto la certezza che le parole restano parole, che appena mostri il fianco te lo accoltellano, solo che c’è chi non riesce a salvarsi. Sii sempre te stesso a prescindere da chi tu sia, chi ami, la tua nazionalità, il tuo peso. Non farti mai cambiare, e non avere mai paura di mostrarti per quello che sei. Tu “FALLI PARLARE” io me ne sono strafottuto e ho vinto.»

Impostazioni privacy