Gemitaiz, Giorno Nero: testo e audio (ft. Killa Cali & Yojimbo)

Giorno Nero è la tredicesima traccia inclusa in Quello Che Vi Consiglio Vol. 5 Mixtape, nuovo album gratuito del rapper Gemitaiz rilasciato il 30 dicembre 2015. Cliccate sul link per ulteriori informazioni su questo disco, e per effettuare il download.

L’atteso terzo free mixtape di quest’amatissimo rapper, è davvero molto interessante, e mi meraviglio che possa essere distribuito gratuitamente.

Davvero interessanti le guest star che hanno offerto il loro contributo alla realizzazione dell’opera: sto parlando di colleghi come Achille Lauro, Clementino, Luchè, MadMan, Caneda e Jack The Smoker su tutti.

Questa canzone vede invece la collaborazione degli emergenti Killa Cali e Yojimbo, e potete ascoltarla cliccando sull’immagine sottostante.

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Testo Giorno Nero – Gemitaiz feat. Killa Cali e Yojimbo

[GEMITAIZ]

(Ah)
Cinque dischi dopo fra, non cambia il trattamento (nah!):
il tuo muro di facciata adesso sta cadendo, (ah!)
dice: “senti questo, dicono che c’ha talento (eh!)
perché non cambia genere come cambia il vento…”.
Perché non c’è modo di farmi credere
che il mondo è come dite voi, più o meno, (ahah)
faccio quello che ho sempre fatto
però mi pagano il viaggio… (cash)
esemplare semi-estinto dalla categoria,
sento la tua gelosia, (ma?!)
ma non me ne frega un cazxo, nah!
Sei palazzi sopra questi deficienti coi soldi in tasca!
Fumo, Rocky ASAP,
avere tutto non mi basta!
La gente quando suono fa i salti come alla giostra,
non sta davanti composta, (hey)
viene con gli anti-sommossa… (hey!)
tu, frate, falla più grossa, (ah!)
accendila e poi passala su, (vai)
fai fumare tutta quanta la crew (vai)
prima che arrivi una macchina blu…
bacio lei e chiudo la traccia numero 300,
prego aggiungere un commento.

[RIT.]

Quante volte passa nella vita quel treno, io non lo sapevo,
mando a fanculo chi mi dice che:
tutto va bene pure un giorno nero, quello che ho fatto non è chissà che…
Va tutto bene sotto questo cielo, non devo dare spiegazioni a te,
non devo dare spiegazioni a te, non devo dare spiegazioni a te…

[KILLA CALI]

Cammino scalzo, Dalai Lama,
occhi a fessura, Yokohama,
occhiali scuri, Max-Mara,
fa un caldo che sembra l’Africa, Asmara!
Tu potevi stare a casa
con la donna delle pulizie e l’oro sui lampadari,
i miei fratelli fanno più brutto dei tuoi soci lampadati,
io sognavo già l’evasione con le croci sui calendari,
tutto intorno terra bruciata, prova pure a fottere Stalin.
Cresciuti con il sogno di fare soldi senza lavoro,
eppure ho fatto tutto il contrario: io mi sono ucciso da solo…
senza coltivare speranze e chiuso al freddo dentro me stesso,
l’ansia di un paranoico spinta all’eccesso…
metti a confronto il disco tuo, autopsia,
con la nostra discografia,
riempiresti un armadio,
la tua è in coma all’ultimo stadio.
Senza contratto,
gli amici vanno in radio e passano il mio singolo,
succhiatemi il cazxo.

[RIT.]
Quante volte passa nella vita quel treno, io non lo sapevo,
mando a fanxulo chi mi dice che:
tutto va bene pure un giorno nero, quello che ho fatto non è chissà che…
Va tutto bene sotto questo cielo, non devo dare spiegazioni a te,
non devo dare spiegazioni a te, non devo dare spiegazioni a te…

[YOJIMBO]

Sorrido calmo, ma dentro di me sto urlando,
da un’altura osservo i miei nemici uccidersi l’un l’altro.
Troppi anni ma nascosto in ombra come un latitante,
perso tra ste schiere di comparse scialbe, ai lati tante…
pompo ye, con le cuffie nel colletto boom della polo,
spingo più su dell’apollo
di ossa ne spacco pu-pure più della Polio, polo.
Olio su tela, cielo grigio, ma non sto in cina
finché sto in cima,
e in testa c’ho solo la guerra
c’è un killer davanti sai come la guarda…
finché a ignorarmi sa-sarete quattro
di dischi ne troverai: già in rete quattro,
non fumo ma giro con gente che in faccia è più gialla del logo d-di rete quattro.
Sto nella zona giù insieme a PK,
piego sti rapper come l’iPhone 6,
non ho pensato ma-mai di mollare,
la mia missione mista a “odio mollare”.
Io c’è il nome eeh! (?)
mania di incassare tutti i vostri colpi, (uuh)
la mia scalata al trono sopra i vostri corpi,
finché non sto tra i primi 3 che nomini,
una penna mi fa tipo un Dio tra gli uomini.

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