Tony Riggi, Un’ora Dei Tuoi Occhi: testo e audio ufficiale

Un’ora Dei Tuoi Occhi è il nuovo singolo di Tony Riggi, cantautore rocker che con la sua band Radioclockmania, fu scelto tra le migliori nuove proposte della categoria Nuova Generazione del Festival di Sanremo 2010. Con il suo gruppo, Tony ha partecipato ad importanti eventi come il Saint Vincent Festival Aosta (5° Posto), Cesenatico Live Festival (vincitore del premio della critica consegnato dal cantautore Andrea Mingardi), Festival di Castrocaro Terme 2004 (finalista), il Giro Festival 2002 (vincitore del premio della critica RAI 3), Cento Città Festival di Caorle (finalista RAI2) ed il Mia Martini Festival (3° Posto nella sezione autori), hanno aperto i concerti degli Stadio, degli Articolo 31 di Christian De Sica e la sua band ed altri e sono anche stati ospiti a varie manifestazioni nazionali come Miss Italia, Miss Europa e Miss Italia nel mondo.

Ora l’anima della band, che oltre a cantare nella vita fa anche il poliziotto, ha deciso di intraprendere l’avventura da solista con questa canzone autobiografica, che fa uscire allo scoperto l’anima rocker di Riggi, e la vita notturna secondo lui, nella quale incontra una donna dagli occhi d’angelo, anche se dentro è un pò diavolo, una tipa diversa dalle altre, che ha colpito dritto al cuore dell’artista.

Per ascoltare l’audio ufficiale del brano cliccate sull’immagine in basso, mentre a seguire trovate il testo completo.

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Testo Un’ora Dei Tuoi Occhi – Tony Riggi (Digital Download)

Faccio a schiaffi con il sonno
e non vado a letto mai
io di notte mi diverto
corro avanti e non mi aspetto
prendo il meglio, quel che c’è
anche se non cerco guai
io da quando ti ho incontrata
sei atterrata dentro me
nel mio frigo bar, ci sei te
nella credit card, ci sei te

E’ passata una serata
quelle che ne vuoi di più
ma stranito a una tua occhiata
come la carta vetrata
nella pelle va su e giù
ma quel tipo là chi è
sorridento te lo abbracci
ed intanto guardi me

[Ritornello]
Dammi un’ora dei tuoi occhi
e dagli occhi capirai
che non serve che mi tocchi
anche se preferirei
che strani scherzi fa la notte
quando il cuore è libertà
ed il mio come un cappello
ora sbatte quà e là

Ma per fortuna la notte è una vetrina
c’è sempre una che gli va
io so che ci rimetto quando scambio il letto
tra chi mi serve e chi ci sta

E mi sveglio a mezzogiorno
ma il cervello fa le sei
tu mi siedi sullo sterno
e mi pesi ma sto fermo
che sparissi non vorrei
tendo la mia mano ma
taglia l’aria la carezza
lei mi dice io son qua

[Ritornello 2]
Dammi un’ora dei tuoi occhi
e dagli occhi capirai
che non serve che mi tocchi
anche se preferirei
così mi faccio dieci vasche
provo a scaricarmi un pò
chiudo le saracinesche
tu sei dentro già però
dammi un’ora dei tuoi occhi
e dagli occhi capirai
che non serve che mi tocchi
ma tu questo già lo sai
io sono stufo di scappare
tanto trovo sempre te
come posso traslocare
se stai fissa dentro me

Ma per fortuna la notte s’avvicina
e questa luna è un passepartout
per strada vedo una
sembri tu di schiena
allungo il passo non sei tu

E già mi (sfotte?) un pò, che cos’hai
sei cambiata, sei forse innamorata
no ma no
quello che mi hai combinato, non lo sai

[Ritornello 3]
dammi un’ora dei tuoi occhi
e dagli occhi capirai
che non serve che mi tocchi
anche se preferirei
non vado da nessuna parte
se mi stresso (di?) perché
se sto a leggermi le carte
esce sempre un altro re

Ma per fortuna la notte è una vetrina
e prima o poi ti buco a te

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