Tre allegri ragazzi morti: audio e testo del nuovo brano Calamita

Calamita è il gattino che mancava per completare le anticipazioni di “Sindacato dei sogni”, il nostro nuovo album in uscita venerdì 25 gennaio. Con queste parole postate sui social, i Tre allegri ragazzi morti lanciano il nuovo singolo Calamita, terzo estratto dal nono album in studio che vedrà la luce il 25 gennaio 2019, a poco meno di tre anni da Inumani.

Il gruppo parla di “gattino che mancava”, perché la copertina del disco ritrae 3 gattini e Caramella, Bengala e Calamita (ovvero i titoli dei singoli che hanno avuto il compito di promuovere il nuovo lavoro discografico), sono i nomi dei tre gattini protagonisti della cover.

La nuova canzone è disponibile da oggi, 17 gennaio 2019, in tutte le piattaforme streaming e negozi. Sempre da oggi, viene anche trasmessa dalle emittenti radiofoniche nazionali.

Il brano, il primo registrato per “Sindacato dei sogni”, è ancora una volta dedicato a Pordenone, città di origine del gruppo mascherato.

Prossimamente sarà reso disponibile il video realizzato da Paulonia Zumo ed è dedicato principalmente alla divulgazione sui social, luogo in cui ormai tutti possono guardare tutorial su come fare qualunque cosa. Nel filmato vedremo la ballerina Harleen Hiromy Araniva (@aranivah), star di Instagram residente a Brooklyn, che fa della divulgazione delle tecniche di danza la sua passione e professione.

copertina brano calamita

Calamita testo – 3 allegri ragazzi morti

Download su: AmazoniTunes

Sarà che sono nato
Nel mese che fa freddo
Sarà per questo evento
Che ho resistito a te
Sarà che sono un duro
E non mi piego mai
Ho fatto il militare
Superato altri cento guai

Sono sopravvissuto alle calamità
E sono calamita per la tua fica

E soffro di paure da quando sono vecchio
E non uso lo specchio
Se non per guardare te
E quando ritorno
Io mi catapulto
È come ad Acapulco
Sto bene solo qua
Assieme ai solitari
Ai soliti bovari
Ai diventati ricchi
Ai rovinati al bar

Agli operai del Ghana
Che da una settimana
Li hanno mandati a casa
Ma dimmi quale casa

Quando scendo in strada col vestito nuovo
Adesso come a sedici anni dico di no

Nella città di carta
Più piccola del mondo
Dove la notte è fredda
E siamo in giro in tre
Dove c’erano i punk
Meglio vestiti al mondo
E dove c’è di sfondo
Il Fujiyama


Ascolta su:

  • Youtube (nella descrizione del video trovate ulteriori esaustive informazioni su alcune parti del testo e non solo)
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  • Deezer
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