Mecna – Nessuno ride: testo + video ufficiale

Il rapper Corrado Grilli in arte Mecna, ha rilasciato il video ufficiale di una nuova canzone che si intitola Nessuno Ride.

L’artista foggiano ha deciso di regalare per Natale ai fans, questo pezzo caratterizzato da strofe molto valide, il cui filmato ricco di immagini e di effetti visivi, è infatti uscito il 25 dicembre 2015.

Al momento in cui scrivo, il brano, che vede la partecipazione di Alessandro Cianci alla chitarra e alle seconde voci, non è incluso in alcun album, ma chissà se lo sarà in futuro…

Il videoclip è stato diretto da Martina Pastori ed è possibile vederlo nel canale Youtube di Mecna cliccando sull’immagine in basso, dopo la quale trovate le parole da noi trascritte.

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Testo Nessuno ride – Mecna

Per me, faresti per sempre il bandito
per quanto non ci cascherei
qualcuno ha già scelto il nemico
ma niente ha a che fare coi miei, coi miei
qui niente ha a che fare coi miei, coi miei
qui niente ha a che fare co…

Scompaio
e trovo una visiera di palace, di palace, di palace, di palace
al contrario
chi non si sbaglia non impara, impara, impara
stai… colpendomi da un po’
senza farmi male io non sanguinerò
qui non si ride più
ohhh yeah
qui non si ride più
ohhh yeah
nessuno ride più, più, più, più
nessuno ride più, più, più
nessuno ride.

Fai la guerra a chi ce l’ha più lungo
hai più dubbi che foglie d’autunno
io ho più dubbi se mettermi una Long Sleeve o la felpa di Umbro
hai una fretta che arrivi il tuo turno
come se poi arrivasse a tutti
io che ho sempre guardato più lungo
come se poi arrivasse a tutti
arrivo al dunque
come se col disco ti devo sedurre
vedo molta più brutta gente qui che dentro le circolari notturne
non parlarmene anche tu
ho appena spento l’autotune
? e luna
ti portiamo la luna in console sembra boiler e rum
sai no cos’è che si dice in giro
starmene dentro al mio starplex ?
cala l’ansia come l’Emir Francia non me la tiro
stai di meno su Facebook, vieni più spesso a vedermi suonare dal vivo.

Luci spente, la sala è vuota
non calare come in alta quota
ogni stretta di mano è un sorriso che sgama un riflesso su una banconota
tu che aspetti a impugnare un’arma
contro chi sta aspettando un’alba
tu che impari ad odiare non mi puoi insegnare a mantenere la calma.

Scompaio
dietro a una visiera di palace, di palace, di palace, di palace
al contrario
guardo la rabbia che ti sbrana, ti sbrana, ti sbrana, ti sbrana
stai… colpendomi da un po’
senza farmi male puoi continuare
non sanguinerò
qui non si ride più
ohhh yeah
qui non si ride più
ohhh yeah
nessuno ride più, più, più, più
nessuno ride più, più, più.

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