Lowlow & il nuovo singolo “Il sentiero dei nidi di ragno”: video ufficiale e testo

Si intitola Il sentiero dei nidi di ragno il nuovo significativo singolo del rapper romano Giulio Elia Sabatello, in arte LowLow, secondo estratto dal secondo album in studio Redenzione, il primo con la Sugar, importante etichetta con la quale ha recentemente firmato un contratto. Nel disco di cui parlerò prossimamente, saranno inclusi undici inediti ed una sola collaborazione, quella con Marianne Mirage sulle note di Io ti ammazzerei.

Dopo lo straordinario successo del primo estratto Ulisse, Lowlow torna a promuovere l’atteso disco con questa canzone, che fa riferimento all’omonimo romanzo di Italo Calvino, da cui il rapper ha tratto qualche spunto. Cliccando sulla cover in basso, accedete all’audio su Spotify.

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Il 10 gennaio 2017, è uscito il video ufficiale che accompagna la canzone, un cortometraggio diretto da Trilathera che potete gustarvi cliccando sull’immagine sottostante, dopo la quale trovate le parole che la compongono ed il significato di alcune parti.

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Il sentiero dei nidi di ragno – Lowlow – Testo (Digital Download)

[Verso 1]
In strada principesse che frugano nei rifiuti
I geni sono tutti rinchiusi nei manicomi
Non siamo più persone, siamo solo polinomi
A Spoon River c’è una lapide con scritti i nostri nomi.

Non ho mai avuto un ferro, né una pistola d’acqua
Morirò senza aver mai messo una cravatta
Morirò senza aver mai baciato una
Urlando come un sordo sotto una luna distratta.

Però conosco un posto che gli altri non sanno
Dopo il bosco nero, il sentiero dei nidi di ragno
Quando i grilli canteranno, gli adulti balleranno insieme
Sopra le ossa dei partigiani seppelliti in mezzo al fango.

E sarò eternamente grato ai miei ascoltatori
Ma devo dirvi una cosa delle peggiori
Siamo ventenni vomitati dal ventennio Berlusconi
E la musica non vi salverà, salvatevi da soli
(Aaargh)

[Gancio]
Non sono solo, c’è qualcuno proprio come me?
Pugni chiusi, trappole, pronto per esplodere
La mia generazione odia le frasi retoriche
È solo la nostra storia scritta in parole povere
Quindi tutti zitti, devo dire una cosa
Tutti zitti, devo dire una cosa
Tutti zitti, devo dire una cosa
Qua stanno piovendo vetri e stiamo fermi in posa.

[Verso 2]
Nella terra promessa voi sarete i benvenuti
Madri parlano da un vetro con i figli detenuti
Non siamo più persone ma solo nomi e cognomi
Calciatori dietro un pallone di illusioni.

In strada principesse che frugano nei rifiuti
I geni sono tutti rinchiusi nei manicomi
Non siamo più persone, siamo solo polinomi
A Spoon River c’è una lapide con scritti i nostri nomi.

Io non ho tatuaggi, né un tono accomodante
Un pessimo modello per la cultura dominante
Non credo a inferno o paradiso, non ti credo Dante
Credo nella scrittura, immortalità dell’arte.

Ma io conosco un posto che gli altri non sanno
Oltre il deserto argento, il sentiero dei nidi di ragno
Quando i cigni canteranno, i bambini giocheranno insieme
Sulla terra che i nostri padri conquistarono lottando.

E sarò eternamente grato ai miei ascoltatori
Chiedo attenzione a tutti: “Signore e signori”
La musica è un mezzo per prenderti ciò che vuoi
Io sono solo una voce, siete voi gli eroi.

[Gancio]
Non sono solo, c’è qualcuno proprio come me?
Pugni chiusi, trappole, pronto per esplodere
La mia generazione odia le frasi retoriche
È solo la nostra storia scritta in parole povere
Quindi tutti zitti, devo dire una cosa
Tutti zitti, devo dire una cosa
Tutti zitti, devo dire una cosa
Qua stanno piovendo vetri e stiamo fermi in posa.

[Verso 3]
Nella terra promessa voi sarete i benvenuti
Madri parlano da un vetro con i figli detenuti
Non siamo più persone ma solo nomi e cognomi
Calciatori dietro un pallone di illusioni.

In strada principesse che frugano nei rifiuti
I geni sono tutti rinchiusi nei manicomi
Non siamo più persone, siamo solo polinomi.

[Gancio]
Non sono solo, c’è qualcuno proprio come me?
Pugni chiusi, trappole, pronto per esplodere
La mia generazione odia le frasi retoriche
È solo la nostra storia scritta in parole povere
Quindi tutti zitti, devo dire una cosa
Tutti zitti, devo dire una cosa
Tutti zitti, devo dire una cosa
Qua stanno piovendo vetri e stiamo fermi in posa.


Significato di alcune parti del brano

Nel Il sentiero dei nidi di ragno, Sabatello parla anche di politica, citando un personaggio politico che ha caratterizzato un ventennio: Silvio Berlusconi, ed è grazie a lui, al ventennio Berlusconiano, che l’Italia oggi versa in questo stato, ma cita anche i cosiddetti grillini, i supporters del Movimento 5 Stelle fondato da Beppe Grillo (questa la mia intepretazione), anche se fondamentalmente Low dovrebbe fare riferimento ai grilli di cui parla il romanzo. Nel brano Lowlow parla anche di un mondo che va’ al contrario “In strada principesse che frugano nei rifiuti – I geni sono tutti rinchiusi nei manicomi”, delle persone che nella società moderna, sono contraddistinte più da numeri che da una loro personalità. Poi in “La mia generazione odia le frasi retoriche – È solo la nostra storia scritta in parole povere” intende che la giovane generazione di oggi, viene spesse volte descritta con parole semplicistiche, con frasi banali o ad effetto.

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