Ascolta e leggi il testo della struggente “Storia del mio corpo”, nuova canzone di Michele Bravi

Storia del mio corpo è senz’altro una delle tracce più apprezzate e interessanti racchiuse in La Geografia Del Buio, terza era discografica di Michele Bravi, un concept album molto intimo e drammatico, attraverso il quale il cantante spiega come abbia vissuto a seguito del forte trauma dovuto al famoso incidente autostradale avvenuto nel 2018 e come abbia rivisto la luce dopo tanto buio.

Come spiegato dal cantante stesso a Verissimo, in questo brano (il testo), inserito come sesta traccia nel disco, Michele parla di come sia riuscito a riprendersi da questo shock grazie a un trattamento psicoterapeutico, descrivendo le sensazioni del suo corpo dopo essersi affidato all’EMDR (acronimo di Eye Movement Desensitization and Reprocessing, che tradotto significa “Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari”), metodo clinico per il trattamento di tutti i tipi di traumi, che l’artista sostiene l’abbia salvato e fatto tornare a parlare e a sentire.

Il significato della canzone Storia del mio corpo

Prodotto da Francesco “Katoo” Catitti, “Storia del mio corpo” è uno struggente brano in cui Bravi ha scritto tutto ciò che il suo corpo ha sentito sulla pelle durante tutto questo percorso medico: la perdita di aderenza dal reale, la dissociazione, le allucinazioni. «È una dedica d’amore al proprio corpo che piano piano torna ad affacciarsi sul mondo, aggrappandosi con timore alle piccole fessure degli occhi» ha affermato l’amato cantautore e youtuber perugino.

copertina album La Geografia Del Buio

Testo Storia del mio corpo, Michele Bravi

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[1a Strofa]
Il mio corpo ha una storia di paura addosso
E lo vedo chiaramente in ogni gesto
Come quando ho smesso di parlare
Nell’esatto modo in cui si chiude un rubinetto
Il mio corpo ha una storia che si ripresenta
E lo ascolto come guardo una finestra aperta
L’ho lasciato fermo dentro al letto, fermo dentro
Come in una una busta di una lettera

[Pre-Rit. 1]
E l’ho vestito tutti i giorni in un modo diverso
E poi mi sono abituato a viverci attraverso
E l’ho sentito urlare: “Vivimi, vivimi, vivimi
Ti prego bruciami come fiammiferi”

[Rit.]
Ho gli occhi così assenti
Che tu mi dici: “Quasi non esisti”
Ho gli occhi così persi
Come buttare due monete per caso in mezzo a un prato
Piccoli movimenti
La vaga percezione di una vita fuori
Fammi capire se mi senti, mi vedi
Chiama forte il mio nome
E fai qualcosa di estremo
O ricommetto l’errore

[Post-Rit.]
Stare nascosto nel mio corpo
Stare nascosto

[2a Strofa]
Il mio corpo è una casa che mi porto addosso
Sopra i muri ha scritto quello che è successo
L’ho buttato sopra una poltrona senza cura
Come fosse di un’altra persona

[Pre-Rit. 2]
E l’ho spogliato e dato al vento come una bandiera
L’ho aperto e chiuso come avesse dietro una cerniera
E l’ho sentito urlare: “Vivimi, vivimi, vivimi
Ti prego bruciami come fiammiferi”

[Rit.]
Ho gli occhi così assenti
Che tu mi dici: “Quasi non esisti”
Ho gli occhi così persi
Come buttare due monete per caso in mezzo a un prato
Piccoli movimenti
La vaga percezione di una vita fuori
Fammi capire se mi senti, mi vedi
Chiama forte il mio nome
E fai qualcosa di estremo
O ricommetto l’errore

[Post-Rit.]
Stare nascosto nel mio corpo
Stare nascosto
Stare nascosto nel mio corpo
Stare nascosto

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