Il Teatro Degli Orrori – Lavorare stanca: testo e video

Lavorare stanca è il primo singolo estratto dal nuovo omonimo album intitolato Il Teatro Degli Orrori, in uscita il 2 ottobre 2015 per La Tempesta Dischi/Artist First. L’opera sarà formata da dodici tracce inedite che, come pugni in faccia, dipingono l’affresco di un’Italia allo sfacelo con disarmante ironia e sarcasmo. Un viaggio nella società italiana affrontato con la rabbia viscerale e lo struggente disincanto che contraddistinguono la band. L’opera va verso un rock più definito, essenziale e ricercato, sottolineando il nuovo corso intrapreso dalla band, dove spicca l’attenzione poetica ai testi che da sempre contraddistingue la scrittura di Pierpaolo Capovilla.

Leggi la tracklist dell’album Il Teatro Degli Orrori.

La canzone Lavorare stanca, è stata rilasciata su iTunes e viene trasmessa dalle emittenti radiofoniche nazionali da venerdì 11 settembre 2015. Pre-ordinando il disco su iTunes, sarà possibile scaricare subito questo pezzo, dal significativo testo.

La rock band capitanata da Pierpaolo Capovilla torna quindi alla ribalta con quest’opera, il cui primo tassello è questo brano dedicato alla mancanza del senso del lavoro, sulla violenza che esso rappresenta nella vita delle persone, costrette a spenderla in ufficio, in fabbrica o alla cassa del supermercato, pur di arrivare alla fine del mese senza troppi patemi d’animo, anche se alle volte nemmeno basta. Si tratta di un inno all’ozio “nel senso latino del termine: il tempo dedicato a sé, alle proprie passioni, lontano dalla routine del lavoro, che uccide la vita e la felicità dell’individuo, e lo imprigiona nel lager delle proprie responsabilità quotidiane. Il testo mi è stato ispirato, all’improvviso, da un podcast di Wikiradio dedicato alla vita e alle idee di J. M. Keynes” ha raccontato Pierpaolo Capovilla.

Il video che accompagna il singolo, è stato diretto da Mauro Lovisetto e potete gustarvelo cliccando sull’immagine sottostante, dopo la quale trovate le parole che lo compongono, che abbiamo appena trascritto.

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Testo Lavorare stanca – Il Teatro Degli Orrori (Digital Download)

Sarebbe fantastico
ritrovarti in capo al mondo
e nel tuo modo di vedere le cose
sentirmi al sicuro
sentirmi a casa
non ci serve un appartamento
non ci serve una famiglia
non ci nascondiamo più alla luce del sole
a quella del mare
fuori dalle trincee combatteremo un’altra volta
sarebbe fantastico
lavorare stanca
lavorare uccide
lo sanno tutti che in Finmeccanica i soldi veri li fanno con le armi
e noi qui ad amare i nostri bambini
ma che senso ha
sarebbe fantastico
non dover rincorrere la fine del mese ogni Santo giorno che il Padreterno dispettoso concede alle nostre inutili vite
non mi fossi mai sposato e non avessi figli, neanche uno
avessi tanto tempo, ma tanto tempo per non fare più niente

Sarebbe fantastico
ritrovarti in capo al mondo
nel tuo modo di vedere le cose
sentirmi a casa mia

Si, certo, non sarebbe niente male
alzarsi a mezzogiorno e non dover incontrare ogni mattina un caporeparto impazzito e sempre incazzato
Dio forse sa perché
Per prendersi cura di sé
e scendere in piazza a bere un caffè
comprare un quotidiano
per conoscere gli ultimi scandali del paese che
non cambia, non cambia, non cambia, non cambia, non cambia, non cambia mai

Let’s take a low cost flight and low profile sneak away from them all
fuggire da Varese sbadigliando aperitivi
scappare da Caserta a gambe levate
andare a quel paese dall’altro capo del mondo dove il cielo non finisce mai
dove l’oceano in tempesta è così bello, che fa paura guardarti neglio occhi e dirti che ti amo ancora, forse più di prima amica mia
scappiamo via da un paese che non cambia, perché non vuole cambiare
non cambia perché non vuole

non cambia, non cambia, non cambia, non cambia, non cambia, non cambia, non cambia, non cambia, non cambia

Ma si, certo, come no
potrebbe andare bene giù
che ne so io
potrebbe piovere

Sarebbe fantastico
ritrovarti in capo al mondo
e nel tuo modo di vedere le cose
sentirmi a casa mia
Sarebbe fantastico
e nel tuo modo di vedere le cose
sentirmi a casa mia
Sarebbe fantastico


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