Aggiornamento: è disponibile il filmato che accompagna il singolo di Gianna Nannini, Dio è morto. Per vedere il video ufficiale su Youtube cliccate sull’immagine sottostante, mentre di seguito trovate ulteriori informazioni sul brano (anche sulla sua storia).
Scritto originariamente in data 15 aprile 2015
Dio è morto è il terzo singolo di Gianna Nannini estratto dall’album di successo Hitalia (doppio Disco di Platino) pubblicato lo scorso 1 dicembre pee Sony Music, nel quale la rocker di Siena omaggia la canzone d’autore italiana del Novecento.
Dopo i precedenti Lontano dagli occhi (cover di Sergio Endrigo) e L’immensità (cover di Don Backy), la cantante ha scelto la cover del brano scritto da Francesco Guccini, come terzo tassello della ventesima era discografica di questa grande artista.
Dio è morto sarà trasmessa dalle emittenti radiofoniche nazionali a partire da venerdì 17 aprile 2015 e possiamo definirlo un pezzo di protesta, che i Nomadi inserirono nell’album “Per quando noi non ci saremo” rilasciato nel 1967, dopo aver partecipato al Cantagiro. Fu senza ombra di dubbio uno dei pezzi più conosciuti e di successo dei Nomadi, che da lì in avanti suonarono praticamente sempre nei loro concerti re-incidendolo più volte sia in studio che dal vivo.
Il titolo della canzone, la prima depositata alla Siae a nome di Guccini, riprende il celebre aforisma di Friedrich Nietzsche, ma per stessa ammissione di Guccini, il brano ha preso lo spunto dal poema Urlo di Allen Ginsberg.
Il pezzo fu censurato dalla Rai, in quanto ritenuto blasfemo, al contrario di Radio Vaticana che lo trasmesse.
La canzone fu incisa lo stesso anno (con piccole varianti nel testo) da Caterina Caselli, che la incluse nell’album Diamoci del tu. Nel ’95 la registrò Luciano Ligabue per la raccolta dei Nomadi “Tributo ad Augusto” che omaggiava la voce del gruppo Augusto Daolio, scomparso tre anni prima. Nel 2001 Ornella Vanoni la incide ed inserisce nel disco Un panino una birra e poi. Due anni pioù tardi la band L’Invasione degli Omini Verdi registra una versione rock, per poi includerla nell’album Non È Un Gioco. Quindi nel 2014, Fiorella Mannoia la include nella tracklist dell’album “Canzoni nel tempo”, per poi pubblicarla come singolo.
Ed infine la splendida versione di Gianna Nannini, che prossimamente sarà accompagnata da un videoclip che non vediamo l’ora di vedere.
Nell’attesa del filmato, potete ascoltare l’audio cliccando sull’immagine sottostante, dopo la quale trovate le parole che compongono il brano.
Scarica le suonerie di “Gianna Nannini” sul tuo cellulare
Testo Dio è morto – Gianna Nannini (Digital Download)
[Verso 1]
Ho visto
la gente della mia età andare via
lungo le strade che non portano mai a niente
cercare il sogno che conduce alla pazzia
nella ricerca di qualcosa che non trovano
nel mondo che hanno già
dentro alle notti che dal vino son bagnate
lungo alle stanze da pastiglie trasformate
dentro alle nuvole di fumo, di un mondo fatto di città
essere pronto ad ingoiare la nostra stanca civiltà
[Ritornello 1]
E’ un Dio che è morto
ai bordi delle strade
Dio è morto
nelle auto prese a rate
Dio è morto
nei miti dell’estate
Dio è morto
[Verso 2]
Mi han detto
che questa mia generazione ormai non crede
in ciò che spesso han mascherato con la fede
nei miti eterni della patria e dell’eroe
perché è venuto ormai il momento di negare
tutto ciò che è falsità
le fedi fatte di abitudine e paura
una politica che è solo far carriera
il perbenismo interessato
la dignità fatta di vuoto
l’ipocrisia di chi sta sempre
con la ragione e mai col torto
[Ritornello 2]
e un Dio che è morto,
nei campi di sterminio
Dio è morto
coi miti della razza
Dio è morto
con gli odi di partito
Dio è morto
[Verso 3]
Io penso
che questa mia generazione è preparata
a un mondo nuovo e a una speranza appena nata
ad un futuro che ha già in mano
a una rivolta senza armi
perché noi tutti ormai sappiamo
[Ritornello 3]
che se Dio muore è per tre giorni e poi risorge
in ciò che noi crediamo
Dio è risorto
in ciò che noi vogliamo
Dio è risorto
nel mondo che faremo
Dio è risorto
Dio è risorto
Ho visto
