Fabri Fibra feat. Gemitaiz – La Pula Bussò 2016: testo e audio

E’ disponibile il nuovo singolo di Fabri Fibra feat. Gemitaiz che si intitola La Pula Bussò, edizione 2016 del brano risalente al 2006 estratto dall’album Tradimento, terzo fortunato album in studio del rapper di Senigallia, pubblicato il 26 maggio 2006. Il 10 giugno 2016 il disco verrà pubblicato nuovamente in un doppio CD contenente la versione originale del 2006 più Tradimento Reloaded – 10 anni, rivisitazione 2016 dei brani più rappresentativi dell’album con remix, strofe inedite e tanti ospiti importanti.

Quello che viene considerato uno degli esponenti rap italiani più importanti, sta quindi per tornare con questo progetto, che sarà accompagnato dalla tournée. Tradimento fu un disco rivoluzionario, che segnò in modo indelebile sia il panorama musicale italiano che la scena rap nazionale, generando non poche polemiche per quelle rime forti, crude e non filtrate che ne accompagnarono la pubblicazione.

La Pula Bussò 2016 feat. Gemitaiz, è solo il primo assaggio dell’album ed entrerà in rotazione radiofonica nazionale da venerdì 27 maggio 2016.

A seguire potete leggere il testo completo. Cliccando sull’immagine, è invece possibile ascoltare su Youtube l’audio integrale.

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Testo La Pula Bussò – Fabri Fibra feat. Gemitaiz

E la pula bussò
e la pula bussò qui si mette male
e la pula bussò
meglio di no.

[Fabri Fibra]
Sono tornato come il raffreddore
sulla base che conosci porto altre storie
ho fatto La Pula Bussò, era dieci anni fa
e ancora vedi, è un argomento d’attualità
sarà perché non se ne parla mai come si deve
sarà perché la gente riconosce il male e il bene
sarà perché non lo so frate non lo so
ma quando fumo il conto va in rosso
prendo la macchina giro la curva e faccio il pieno, di ganja
occhio perché se becco la pattuglia, mi mangia
come finisce questa storia già lo sai
te ne racconta un’altra qui il mio amico Gemitaiz.

[Gemitaiz]
Camminavo con in mano una birra
mer*a non ho fatto neanche in tempo a finirla che
suonano polizia Roma Nord
indovina nelle tasche che ci trovano
due G (“Eh?”) due cime verdi
Davide siamo contenti di vederti
la testa che mi sfasa la mattina sgasa
senti, e se andiamo a casa?
mamma mi dispiace ma sto arrivando
ti busso alla porta coi carabinieri
spero che almeno stavolta ha tolto dal portacenere la canna di ieri
siamo arrivati e senza tanti misteri
mi ammanettano e mi dicono “[?]”
la morale è che non smetterò mai
e lei ancora mi aiuta a farli a fette col mic
bella fra (“Bella”)
questi entrano come i ladri
Oh sono Davide mi apri?

E la pula bussò
e la pula bussò qui si mette male
e la pula bussò
meglio di no, meglio di no
E la pula bussò
e la pula bussò qui si mette male
e la pula bussò
meglio di no, meglio di no
E la pula bussò, con gli occhiali da sole
e la pula bussò qui si mette male.


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