Simonetta Spiri – A un km da Dio: testo e audio

Si intitola A un km da Dio il nuovo singolo della cantante sarda Simonetta Spiri, trasmesso dalle emittenti radiofoniche nazionali da martedì 16 dicembre 2014, e rilasciato in digitale lo scorso 11 dicembre.

Questa canzone è stata presentata a Sanremo Nuove Proposte 2015, riuscendo ad essere tra i 60 pezzi finalisti e risultando una delle più cliccate nel sito Rai. Purtroppo per la Spiri, l’inedito ha avuto la stessa sorte del brano dei dAri Baciami Ancora Almeno un’ora, ovvero è stato scartato e quindi non parteciperà alla kermesse… Nei prossimi giorni sarà comunque possibile vedere il video ufficiale.

A un km da Dio è stato scritto dalla stessa interprete insieme a Alessandro Secci e Giulio Iozzi, giovani autori che stanno lavorando anche sul nuovo nonché terzo disco della cantante, sul quale non si hanno ancora notizie. Gli arrangiamenti sono invece opera di Enrico Chicco Palmosi.

Il brano parla di femminicidio “E’ la storia di una giovane ragazza che ha vissuto un percorso difficile ed è cresciuta con grande coraggio, è un grido d’aiuto, è una denuncia ad una grave piaga della società ma allo stesso tempo regala uno spiraglio di luce perchè non è mai troppo tardi per riprendere in mano la propria vita e i propri sogni; alla violenza non si deve chinare il viso ma ci si deve opporre con forza e coraggio per rinascere; ho voluto dare voce a tutte quelle donne che ancora non trovano il coraggio e gridano aiuto nella loro silenziosa prigione interiore. La musica è un grande mezzo di comunicazione e forse anche una semplice canzone può essere sinonimo di salvezza e rinascita” ha raccontato Simonetta.

Per l’audio cliccate sul link sopra (sito Rai) o sull’immagine sotto relativa alla copertina. Per la versione integrale basta iscriversi gratuitamente al sito Deezer.com. A seguire potete leggere il testo completo di questo pezzo.

Simonetta-Spiri-A-un-km-da-Dio-cover-singolo

Testo A un km da Dio – Simonetta Spiri (Digital Download)

Sono cresciuta in un quartiere di Berlino
lo sguardo di quell’uomo come un assassino
tutte le sere lui veniva nel mio letto
ma non per raccontarmi favole
sorridi e poi mi spogli
nelle notti che risvegliano rimorsi
anche quando piango e tu non te ne accorgi
mi domando se non ti vergogni

ma oltre queste nuvole
quanto azzurro c’è
al confine tra una mongolfiera e il paradiso
non c’è pioggia sul mio viso
qui ad un km da Dio
mi riprenderò la mia solitudine
perché vendicarsi col sesso non porta l’amore

come un’ombra del domani sul presente
sto facendo collezione del mio niente
mi ritrovo qui a rispondere
quando invece vorrei chiedere
se posso fare sogni
io che vivo marciapiedi di ricordi
son pagata per sorridere
a chi causa le mie lacrime

ma oltre queste nuvole
quanto azzurro c’è
al confine tra una mongolfiera e il paradiso
c’è soltanto il mio sorriso
qui ad un km da Dio
mi riprenderò la mia solitudine
qui dove tutto è ancora mio
mi innamorerò e non sarà più un limite
perché vendicarsi col sesso non porta l’amore

lo sai la vita non da resto a chi la compra
ma rimargina ferite tra e la vergogna
calibrando gli strumenti che hanno in mano i nostri sogni
devi costruire un puzzle fatto di sorrisi rotti
io creata dall’angoscia di un emerito bastardo
che di giorno mi accarezza ma la sera è più vigliacco
e non so se ho più paura se non so più dire basta
e non so se ho più paura se non so più dire basta
Guardami bene… sono una donna
sono una donna

qui a un km da Dio mi riprenderò la mia solitudine
perché vendicarsi col sesso non porta l’amore

sollevi al cielo di una storia ormai finita
abbatterò i ricordi con le stesse mani
di chi ha creduto con il sangue in un domani
ti lascio un fiore e mi riprendo la mia vita

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