Premiata Forneria Marconi (PFM) e il nuovo singolo Quartiere Generale: audio e testo

I Premiata Forneria Marconi sono tornati con la nuova canzone battezzata Quartiere Generale, rilasciata il 15 settembre 2017 come primo singolo estratto dal nuovo attesissimo album di inediti Emotional Tattoos, in uscita mondiale il prossimo 27 ottobre, a ben 14 anni di distanza dall’ultimo progetto di inediti.

Il disco sarà disponibile in due versioni: quella italiana e quella pensata per il mercato internazionale. L’album è in pre-order nella versione digitale (include i brani in italiano e quelli in inglese) e prossimamente sarà possibile preordinare il CD con le tracce in italiano, il doppio CD (le due versioni del progetto) e 2 LP + 1 CD (la versione italiana in due vinili più il CD).

Dopo aver doverosamente speso due parole sul disco, è il momento di passare al brano in oggetto, in rotazione radiofonica nazionale dal 15 settembre. Anche nel resto del globo il brano è on air con il titolo “Central District”.

La progressive rock band ci propone questa significativa canzone, scritta da Franz Di Cioccio e Gregor Ferretti, che bacchetta soprattutto la politica (definita appunto il Quartiere Generale, che per la PFM è anche la piazza), che pensa solo alle poltrone, senza lavorare per i propri cittadini, che il gruppo invita a scendere in piazza per far sentire la propria voce, come recita questa parte: “Una voce dice poco / Cento fanno già rumore / Mille sono come un colpo / Come un colpo di cannone – Ma è la piazza / Il quartiere generale di tutti / Sempre pronta per un cambiamento”.

Ecco quanto affermato da Franz Di Cioccio riguardo la canzone:

Il brano nasce dall’osservazione del presente, è una fotografia del tempo in cui viviamo, una canzone di tutti, il tatuaggio emotivo di questo futuro intermittente. I personaggi che stanno al QG sono un po’ camaleontici, tirano le fila silenziosamente, mentre la piazza si aspetta una stagione nuova. Gli argomenti che premono a chi vive il quotidiano diventano sempre più un esercizio di opinioni, un labirinto di chiacchiere con pochi risultatati concreti. La piazza, il Quartiere Generale di tutti, è pronta al cambiamento, purché non sia il solito esperimento fatto di promesse a lungo termine.

Per quel che concerne la versione in inglese Central District, il testo (completamente differente) scritto da Patrick Djivas ed Esperide, come la musica, porta l’ascoltatore al centro della scena, ponendo domande dirette, sottolineando come ognuno di noi possa fare la differenza con le proprie scelte. Ecco quando sostenuto da Djivas:

Questa versione illustra con ironia e lucidità le contraddizioni, i problemi e i paradossi della società di oggi, con immagini incalzanti e piene di colore e suggestioni. Dagli abusi della medicina ai cibi ogm (gmo), i vaccini, le tossine, l’illusione dell’eterna giovinezza e le vane promesse della chirurgia plastica, le nuove droghe, la realtà virtuale e la vita ridotta alle dimensioni di uno schermo di telefonino.

Cliccando sulla cover in basso, accedete all’audio su Spotify, mentre a seguire alle parole che compongono la canzone.

Prima volevo tuttavia annunciare ai fans, che la band sta attualmente effettuando una serie di live. Le prossime date sono il 29 settembre a MODENA (Piazza Roma) e il 30 settembre a MONTESARCHIO (BN). Da novembre inizierà invece la tournée che accompagna l’uscita del progetto. Per il calendario e l’eventuale acquisto dei biglietti, vi rimando su Ticketone.

 

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Premiata Forneria Marconi – Quartiere Generale testo (Download)

Non sono mai stati fiori e rose
Ne ho viste già abbastanza
Ma per come adesso girano le cose
Non starò chiuso in una stanza
Senza voce ad aspettare
Una nuova delusione generale.

E non mi piacciono, i ladri dalle buone maniere
Gli spacciatori di sorrisi
Gli egoreferenti e l’ottimismo militante
I buonisti di facciata
Che non hanno soluzioni
Presi solo ad occupare il quartiere generale
ohoh.

Non ho più voglia di aspettare
Schiacciato dal presente
Perché i tempi stan cambiando nuovamente
Una voce dice poco
Cento fanno già rumore
Mille sono come un colpo
Come un colpo di cannone.

E non voglio un futuro così intermittente
Il paese delle meraviglie cade a pezzi sotto gli occhi della gente
E la bellezza è una fortuna
Che non ci emoziona più
La cultura è già in saldo
Senza mezzi e ne virtù.

Ma… ho già visto dove si trova
La porta che spalanca la realtà
Voglio una stagione ma nuova
Che accenda passioni
Nuove emozioni
Eeeeh noi.

E’ leggero un pensiero
Sale e grida, vola via.

Al quartiere generale
Di quelli nominati
C’è la lista per scaldare una poltrona
Dire molto, fare poco
Basta essere lì dentro
L’importante è stare al gioco
Scena muta e palla al centro
E non mi piace
La tristezza che spegne il futuro
Manifesti per le strade
Graffiti e vernici
Parleranno da quel muro
E le chiacchiere davvero
Quelle stanno sempre a zero
Lo scenario da cambiare
E’ il quartiere generale.

Ma… ho già visto dove si trova
La porta che spalanca la realtà
Voglio una stagione ma nuova
Che accenda passioni
Nuovi emozioni
Eeeeh noi.

Ma è la piazza
Il quartiere generale di tutti
Sempre pronta per un cambiamento
Non al solito… vecchio esperimento
L’ottimismo è una fragranza
E’ la chiave di ogni stanza
Detto questo puoi cambiare
Il quartiere generale
ohoh.


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