Marracash – In radio: testo e video ufficiale

Aggiornamento: è disponibile da oggi il video ufficiale che accompagna il singolo di Marracash intitolato In Radio. Il filmato è stato diretto da Cosimo Alemà con l’aiuto di Marcello Calvesi. Per vedere il videoclip cliccate sull’immagine in basso.

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Scritto originariamente il 16 gennaio 2015

In radio è il nuovo singolo di Marracash estratto da Status, il quarto disco registrato in studio dal celebre rapper e produttore, che vedrà la luce il prossimo 20 gennaio.

E proprio da oggi, venerdì 16 gennaio 2015, l’inedito viene trasmesso dalle emittenti radiofoniche nazionali, e noi vi proponiamo il testo integrale.

Fabio Bartolo Rizzo è quindi pronto a tornare nel mercato discografico con quest’opera, che arriva a 3 anni dall’ultima fatica King Del Rap.

Dopo aver parlato ed ascoltato la title track-singolo “Status“, “Bruce Willis” ed i promozionali Sindrome depressiva da social network, Vendetta e 20 anni (Peso), è il momento di questa canzone, che simboleggia la transizione dall’anonimato alla celebrità.

L’album è stato inciso tra Milano, Londra e Los Angeles, ed è formato da 20 tracce inedite. Oltre i citati pezzi, nella tracklist ci saranno altre 14 canzoni, nello specifico “Sushi & cocaina feat. Luchè”, Bentornato, “Don feat. Achille Lauro”, Il nostro tempo, “Senza un posto nel mondo ft. Tiziano Ferro” (presente anche la versione alternativa), Crack, “Nella macchina feat. Neffa”, Sogni non tuoi, “Di nascosto feat. Gué Pequeno”, Untitled, “Vita da star feat. Fabri Fibra”, “A volte esagero feat. Salmo & Coez” e Bentornato.

Al momento in cui scrivo, l’audio del brano non è ancora disponibile e non è chiaro se sarà accompagnato dal videoclip. In attesa di poter ascoltarlo, possiamo leggere il testo presente appena dopo l’immagine.

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Testo In Radio – Marracash (Digital Download)

Sorridi a questo flash che il mondo è qui per te
se eri in prima fila che sei in cima al lato te
Se ripenso a come tutto era prima
che immaginavo solo furto e rapina
è quasi come fossi morto
dopo un botto sono passato ad una miglior vita
mamma tuo figlio con gli occhi più grandi della pancia
andavi a pulire a casa di una compagna
che fingevamo fosse casa nostra
e ognuno avesse la sua stanza
ricordi che ti giuravo
che prima o poi mi avresti visto e sentito in radio
perché a tenermi un posto fisso non ero in grado
divido con chi c’era lì quando digiunavo
Ho fatto un sogno così forte fra’ che era un segno
ma non l’ho più messo in forse neanche da sveglio
ora che sento tutta la città qua sotto il palco
che urla il mio nome come se avessimo un orgasmo
Marracash
Ti dicono non sei nessuno
se poi non passi in radio in radio
oggi che sei conosciuto per me sei solo un estraneo
solo una voce in radio
e parlano di te senza sapere che
tu già da prima eri importante anche solo per me
e tutti chiamano il tuo nome
adesso che sei in radio in radio
Fare l’amore nel locale caldaie
mi piaci perché sei diverso
deragliamo insieme dalle rotaie
su cui vorrebbero che stessimo
così insicuro che mi davo delle arie
non mi agghindavo come adesso
come ridevi che volevo rappare
non mi piaceva quello scherzo
Ti ricordi quando ad andare in centro ci sentivamo intrusi
poi conquistare disobbedendo e coprendo il mondo di sputi
è umiliante provare tanto non ci faranno entrare là
noi venuti su male storti come le case ad Amsterdam
Ti dicono non sei nessuno
se poi non passi in radio in radio
oggi che sei conosciuto per me sei solo un estraneo
solo una voce in radio
e parlano di te senza sapere che
tu già da prima eri importante anche solo per me
e tutti chiamano il tuo nome
adesso che sei in radio in radio
Il dolore passato
tanto so che ritorna
è più bello se è raro
come il sole sull’ombra
dico grazie del dono
è come non fosse un lavoro
non mi curo di loro
è come non fossi famoso
Ti dicono non sei nessuno
se poi non passi in radio in radio
oggi che sei conosciuto per me sei solo un estraneo
solo una voce in radio
e parlano di te senza sapere che
tu già da prima eri importante anche solo per me
e tutti chiamano il tuo nome
adesso che sei in radio in radio
Umiliante provare tanto non ci faranno entrare là
noi venuti su male storti come le case ad Amsterdam
dico grazie del dono
è come non fosse un lavoro
non mi curo di loro
è come non fossi famoso

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