L’Officina della Camomilla, Piccola Sole Triste: testo e video ufficiale

Porta il titolo di Piccola Sole Triste il nuovo singolo de L’Officina della Camomilla estratto dal nuovo album Senontipiacefalostesso Vol. 2, pubblicato lo scorso 3 novembre per Garrincha Dischi.

Sono quindici le tracce proposte dal disco, disponibile nel classico CD ed in download digitale. Ecco la tracklist di Senontipiacefalostesso Vol. 2:

1 Piccola sole triste 4:05
2 Rivoltella 3:22
3 Squatter 3:09
4 Nazipunk 2:19
5 E Londra e Londra 4:06
6 Oltre la frontiera della lince 2:30
7 Gentilissimo Oh 3:59
8 Charlotte 3:33
9 Sibilla 3:10
10 Bucascuola 3:32
11 Meringa Lexotan 3:08
12 Principe Sasha 2:34
13 Briciola Skinhead 2:20
14 Biciclettapirata 1:21
15 La canzone di seppellitrice 4:27

Piccola Sole Triste è il primo singolo estratto dal nuovo lavoro del gruppo, ed è accompagnato dal video ufficiale uscito il 10 novembre nel canale Youtube della label.

Il filmato è stato interamente girato a L’Aquila, grazie alla tecnologia dei droni utilizzati per le riprese aeree, ed è curato dal team Muse-X. L’unica figura umana che compare all’inizio è quella del cantante Francesco De Leo, presenza solo accennata. Lo spettatore viaggia lungo il percorso di distacco dalla simbiosi con la natura alla vita alienante della città.

Per vedere la clip del brano di Francesco De Leo (chitarra, tastiere e voce), Marco “Morco” Amadio (basso), Ilaria Baia Curioni (tastiere), Anna Viganò (chitarre) e Gaetano Polignano (batteria), cliccate sull’immagine dopo la quale trovate le parole che compongono la canzone.

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Testo Piccola Sole Triste – L’Officina della Camomilla (Digital Download)
Una donna con gli occhi è imboscata sulla seconda sponda di Torino,
addormentata come una leonessa,
contava i treni caduti e i nomi dei giovani impazziti in un fiume di fotografie
sul fiume.

Quattro bandite filosofe, impiccate nei suoi capelli di tempesta da rapine,
il muro sbava un disastro di tulipani mentre la donna addomestica i ricordi.
Ha tabacco per cani neri e un vestito boato di grano tenebra,
assassinata più volte in Scozia,
contro i denti del vuoto con i miei più cari complimenti di fuori di testa.

Io sono sdraiato in un vagone
ed ho bevuto tutti i fiori della finestra
e penso al mio cappotto fuori da tutte le stagioni
alle tue gatte avvelenate chiuse a chiave
e agli ottocento volteggi malviventi che sai fare.

E chi aveva agguati morbidi per la tua mostra di gambe bianche,
di lotta a gomitoli in gomitoli di materassi e vino belva.
Ma è già da un po’ che ho smesso di lavorare nel tuo acquario di fototessere ed è da troppe poche sere che ti fai chiamare piccola sole triste.
Nel tuo ossario di fulmini che traffica morsi sotto al cuore e l’abuso di vento che l’accresceva,
non sono mai state le sue parole..

Quella giovane donna appartiene a nessuno e a nessun altro.
Al suo castigo di stelle nella bottiglia e a nessun altro.
Quella giovane donna appartiene a nessuno e a nessun altro.
Al suo castigo di stella nella bottiglia e a nessun altro.
Quella giovane donna appartiene a nessuno e a nessun altro.

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