La prima Repubblica di Checco Zalone per la colonna sonora del film Quo Vado?: testo + audio

La prima Repubblica è il nuovo singolo dell’attore comico Checco Zalone, che fa da colonna sonora al nuovo film Quo Vado?, pellicola prodotta da TaoDue e distribuita da Medusa. Diretto da Gennaro Nunziante, il film verrà distribuito nelle sale cinematografiche a partire dall’1 gennaio 2016. Nel cast, vi sono attori come Lino Banfi, Eleonora Giovanardi, Ludovica Modugno, Maurizio Micheli e Sonia Bergamasco, oltre naturalmente al comico barese. Per la cronaca, Quo Vado? racconta la storia di un ragazzo di nome Checco, che ha realizzato tutti i sogni della sua vita. Soo tante le persone che invidiano la sua facile vita ma a un certo punto le cose cambiano in quanto il Governo vara la riforma della pubblica amministrazione e il ragazzo deve forzatamente scegliere se lasciare il posto fisso o mantenerlo trasferendosi lontano da casa, ma una spietata dirigente del ministero farà di tutto per costringerlo a dimettersi…

Scritta dallo stesso Zalone, la simpaticissima canzone La prima Repubblica è volutamente in pieno stile Adriano Celentano (ed un pizzico Gianni Morandi), anche per quel che concerne la musica, è caratterizzata da un orecchiabile ritornello e narra nostalgicamente quello che era il modo di vivere in Italia negli anni ‘80, lo stile di vita di un paese che durante la Prima Repubblica viveva spensierato, godendo di un modo di fare diffuso in tutta la penisola. Nel brano si canta quindi allegramente la bellezza di quei momenti passati, ma ci si rivolge anche alla classe politica attuale.

Il pezzo è disponibile su iTunes ed in rotazione radiofonica nazionale da domenica 20 dicembre 2015.

Siete pronti per ascoltarlo? Previa iscrizione su Spotify e cliccando sull’immagine sottostante, accedete all’audio integrale della canzone, mentre appena dopo trovate le parole che la compongono.

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Testo La prima Repubblica – Checco Zalone (Digital Download)

La prima Repubblica
non si scorda mai
la prima Repubblica
tu cosa ne sai:

dei quarantenni pensionati
che danzavano sui prati
dopo dieci anni volati all’aeronautica
e gli uscieri paraplegici saltavano
e i bidelli sordomuti cantavano
e per un raffreddore gli davano
quattro mesi alle terme di Abano
con un’unghia incarnita
eri un invalido
tutta la vita.

La prima Repubblica
non si scorda mai
la prima Repubblica
tu cosa ne sai:

dei cosmetici mutuabili
le verande condonabili
i castelli medioevali ad equo canone
di un concorso per allievo maresciallo
seimila posti a Mazara del Vallo
ed i debiti (publici) s’ammucchiavano
come i conigli
tanto poi
eran caz*i dei nostri figli.

Ma adesso vogliono tagliarci il Senato
senza capire che ci ammazzano il mercato
senza Senato non c’è più nessun reato
senza reato non lavora l’avvocato
il transessuale disperato
mi perde tutto il fatturato
ed al suo posto c’è un Paese inginocchiato.

Ma il Presidente… è toscano
e lei un gran burlone
ha detto ‘eh, scherzavo’
piuttosto che il Senato
mi taglio un coglio*e.

La prima Repubblica
non si scorda mai
la prima Repubblica
era bella sai?
La prima Repubblica
non si scorda mai
la prima Repubblica
tu cosa ne sai.


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