Fabrizio Moro, Sono anni che ti aspetto: testo e video del nuovo singolo in radio

Il cantautore, chitarrista e musicista romano Fabrizio Moro, torna con il nuovo singolo che si intitola Sono anni che ti aspetto, disponibile nei negozi e trasmesso dalle emittenti radiofoniche nazionali da venerdì 15 aprile 2016. Si tratta del primo pezzo estratto dall’ottavo album in studio ancora senza titolo e data d’uscita, che farà seguito a Via delle Girandole 10, pubblicato il 17 marzo 2015.

In questo pezzo, il cantante lascia chiaramente intendere di voltare pagina, mettendo da parte le sonorità pop rock e indie folk che avevano caratterizzato i suoi lavori dal 2007 in avanti, per dare spazio a sonorità elettroniche. Il suo brano è caratterizzato da un arrangiamento minimal con sintetizzatori e beat elettronici che accompagnano la voce di Fabrizio, che nelle prime due strofe canta quasi sottovoce, per poi esplodere nel ritornello.

Se dal punto di vista sonoro la canzone è differente dagli standard del cantautore, dal punto di vista del testo, che potete leggere appena dopo la cover in basso, Moro ha deciso di non cambiare strada. Le parole che compongono la canzone, sono infatti in pieno stile Fabrizio Moro.

Per ascoltare l’inedito cliccate sulla copertina in basso. Accederete su Spotify dove previa registrazione gratuita, accederete all’audio integrale

Prima di concludere, volevo annunciare ai supporters di quest’artista, che il 28 aprile e il 12 maggio, sono previsti live al Palalottomatica di Roma e all’Alcatraz di Milano. I tagliandi d’ingresso sono come sempre reperibili su TicketOne. In caso di soldout, vi consigliamo l’affidabile Viagogo.

Aggiornamento: qui il video ufficiale del brano, un filmato diretto da Fabrizio Cestari che oltre a Moro, vede protagonisti Valentina Melis e Massimiliano Varrese.

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Sono anni che ti aspetto Testo – Fabrizio Moro (Digital Download)

Le mie paure
sono carezze mancate
incertezze che tornano a un passo da me
evitando gli errori
sono mio padre e i suoi errori
un bersaglio sfiorato
le paure che sento
come distanze da un centro.

Sono l’amore che ho dentro
e che non so controllare
il primo giorno di scuola di un piccolo uomo che ha vergogna a parlare
le riflessioni sospese
un mattino alle 7
le paure che sento qui dentro di me sono parole mai dette.

Tu…
tu non mi hai voluto credere
sono anni che ti aspetto
e ora non riesco a respirare più
ora basta devi scegliere
sono anni che ti aspetto

Le mie paure
sono un bugiardo che giura tutte le cose che ho perso tenendo ugualmente una stretta sicura
la prima volta che ho detto “ho bisogno di te”
solo quel dubbio che resta nascosto anche quando ho capito perché
perché.

Tu…
tu non mi hai voluto credere
sono anni che ti aspetto
e ora non riesco a respirare più
ora basta devi scegliere
sono anni che ti aspetto.

Ci sono cose che non riesco più a dimenticare
sono le stesse che non ho imparato mai a capire
le convinzioni non saranno sempre uguali
neanche quelle che oggi sembrano normali
la differenza fra ogni uomo sta nell’intenzione
e ora so che posso scegliere.

Sono anni che ti aspetto [x5]

Nella vita riusciamo a vincere alcune delle nostre paure, nel momento in cui riusciamo a raggiungere uno scopo che ci eravamo prefissati da tempo… A vincere una battaglia che combattiamo da sempre, ad ottenere quello per cui abbiamo lottato per anni, ad arrivare in fondo ad una meta, ad unirci con la persona che amiamo… Nella vita riusciamo a vincere alcune delle nostre paure soltanto con le conferme. Le conferme sono la parte essenziale del nostro sviluppo umano, emotivo, fisico e per ottenerle bisogna misurarsi spesso con i nostri limiti e con le nostre paure. Guardando mia figlia di appena un anno che, indecisa, provava con coraggio a salire le scale, incerta su ogni gradino, ho ripensato alla mia vita e ho scritto questa canzone. Firmato Fabrizio Moro.

 


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