Dargen D’amico “Come L’Italia e San Marino Fritz Da Cat Remix” e “Ottavia” dal nuovo album D’iO

Il rapper Dargen D’amico ha rilasciato l’audio di 2 tracce intitolate “Come L’Italia e San Marino Fritz Da Cat Remix” e “Ottavia”, che saranno contenute nella versione deluxe e limitata del nuovo album D’iO, che a sua volta sarà incluso in un progetto ben più ampio battezzato L’Ottavia.

Come detto qualche giorno fa, ultimamente l’artista sta rilasciando l’audio di tracce incise qualche anno fa ma mai rilasciate, che faranno parte del nuovo progetto discografico di inediti rivisitati, sul quale trovate alcune informazioni aggiuntive nell’articolo in cui abbiamo parlato di altre 2 canzoni ovvero Ode Con Creta e Ode In Volontaria.

Dargen è quindi pronto a pubblicare il suo nuovo album accompagnato dall’intera sua discografia. Oltre ai dischi usciti negli anni passati, ci sarà però anche un nuovo disco intitolato D’Io, un’opera che presenta alcuni remix e le sue principali collaborazioni, una sorpresa in 45 giri e anche un album di pezzi mai rilasciati, rivisitati per l’occasione.

Il pezzo “Come L’Italia e San Marino (Fritz Da Cat Remix)” farà parte della versione deluxe di D’iO, mentre la quasi title track “Ottavia” (concepita nel 2012) nella versione limitata del medesimo disco di demo ed inediti rivisitati.

Cliccate sui rispettivi link per ascoltare l’audio ufficiale di questi due brani. Dopo l’immagine il testo di Come L’Italia e San Marino.

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Testo Come L’Italia e San Marino – Dargen D’Amico

Parti dal presupposto che un cd vale zero
Prima finisci prima ti togli il pensiero
Se può essere riassunto in una rima
Non avrai dopo ciò che non hai avuto prima,
Se prendi di mira mezzo mondo
L’altra metà comprerà pubblicità
Sui giornali e ti ringrazierà,
Per aver deciso di starle vicino
Senza interferire, come l’Italia e San Marino
Ti amano se rimani immerso in apnea
Submarino e l’immenso rimane, solo un’idea
Se non abbandoni il rap bidimensionale
Col peso delle collane che tiene a livello del mare.
Ma tutta quell’umidità è un ostacolo
Per l’inchiostro che cerca il block notes
Abbi un po’ di rispetto per l’inchiostro e sappi
Che solidifica solo ad alte quote.
Di me ho capito questo:
Do titoli diversi, ma è sempre lo stesso testo
Ed è sempre riducibile a “Carpe diem”
E le rime migliori non sono neanche mie!
Prendo massime d’altri, le rigiro come guanti
Una è: la natura non fa salti, e l’avena non fa riso
Neanche se la semina la Mangano in paradiso.
Se la incontrassi lì le direi: “Silvana,
Mettiti con me non sarò un figlio di puttana!
Perchè, se amarsi un po’ è come bere,
Tu con un colpo mi trattieni il bicchiere?”.
Non sarà certo un disco a corregere il mondo
dio non ascolta il gospel!
E di certo non sarà il mio
Se non l’ha cambiato Dalla con “Com’è Profondo”.
E se domani un produttore vorrà che m’impegni
Ruberò un po’ da Benni, un po’ da Nenni
Vorrei anch’io cambiare il mondo come i disegni
Ma mi costringono a far musica per minorenni
Che vogliono sentirsi dire “figa” e “droga”
Da me, che di figa e droga ne vedo poca
Quasi sempre a casa, quasi mai fuori
Sono contrario alla droga per i minori
Ma se confesso alla gente come la penso
Mi darà del controcorrente, semi-Lorenzo
E se dico “copulare” al posto di “scopare”
dirà che il cd è sperimentale!
E se dico che scrivo, perchè sono un fallito
Dirà che sogno di diventare un antidivo
Kurt Kobain redivivo.
E io che non so vendere i miei
Se non fosse automatico neanche respirerei
Mi sento di darti qualche consiglio
Come se un padre li prendesse da un figlio
Per scrivere una bella canzone
Non basta vivere una brutta situazione
Sì, sicuramente il crimine paga e
S’impara molto dalla scuola della strada
Con banchi di nebbia su cui scrivere
Ma io ti consiglio, i banchi di nuvole
Lì qualsiasi sogno lo potrai rivivere che qui
C’era solo una volta, anche nelle favole!
Sulle nuvole tutto è cultura
Lì se sudi nei, pantaloni crei
un arcobaleno all’altezza della cintura.
Se fai lì il tuo cd hai probabilità
Di ritrovarti tra gli invitati all’eternità
Se lo fai qui verrà ridimensionato
Anche dal primo di Nek
Come l’uomo dal primo peccato (peccato!)
La musica che rimane sulla terra
Finisce per suonare tutta insieme come le cicale
Con concetti convenzionali
Come goccie sui vetri, senza nome, tutte uguali.
E non risolvi se tratti fatti reali
E non risolvi se, elenchi ideali
Prendi appunti dalle tue frustre
Valorizzale come un fotografo fa con le luci giuste.
Per risultare originale
Devi arrivare al culmine di un processo verbale artificiale
Farlo passare per naturale
E soprattutto devi evitare le rime in -are -ale.
Ascolta l’ultimo consiglio
Essere originale a tutti costi equivale
A partorire ogni mese lo stesso figlio
Alla lunga partorirai mostri
Equivale a rendere banale il processlo vitale
Invece, essere originale equivale
A valorizzare ogni marchese come fosse il primo
Avere troppe carte in mano, da giocare
A volte è un male, ricordi il ramino?
E’ come per scrivere un buon blues:
Non pensarci su!
Segnati le prime idee sul block notes
Per un buon pezzo bastano poche note.

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